1. Casa
  2. /
  3. Blog
  4. /
  5. GPS e strumenti di...
  6. /
  7. Come ottimizzare il controllo...

Spesso le aziende con flotte di veicoli hanno la necessità di capire:

  • quanto tempo rimangono in cantiere i loro mezzi (edilizia);
  • per quanto tempo i veicoli sono rimasti fermi in un punto di consegna (distribuzione);
  • o quando i mezzi escono da una città, regione o paese.

Queste informazioni sono particolarmente utili se parliamo di aziende che noleggiano i loro mezzi, ma non solo. Per rispondere a questa necessità SafeFleet, come altri utenti top del settore telematico, ha implementato la funzionalità “Geofence” con i relativi “Eventi/Allarmi Geofence”.

allarmi geografici

 

Che cos’è il geofence?

 

Il geofence (tradotto dalla lingua inglese “geo-recinzione”) è un perimetro virtuale, creato su mappe e associato ad un’area geografica del mondo reale. Può essere creato dinamicamente raccogliendo le coordinate entro un raggio da un punto prefissato oppure può essere definito manualmente da confini prestabiliti.

 

 

geofence su google map

 

Il termine “geofence” è spesso correlato al “geofencing”. Quest’ultimo prevede l’utilizzo di dispositivi – terminali chiamati location-based service (LBS) in grado di localizzare e registrare la posizione di persone e mezzi. Alcuni esempi di LBS possono essere gli smartphone o i localizzatori satellitari. Questi dispositivi sono necessari per raccogliere i dati, registrarli e per inviare le notifiche afferenti all’attività del geofence all’interessato, nel momento in cui l’utilizzatore (persona o autista) entrerà o uscirà da uno dei “geofence” creati.

Geofencing: a cosa serve?

 

Tramite il geofencing è possibile delineare limitazioni geografiche di interesse per ricevere notifiche in caso di eventi di ingresso e/o uscita dai limiti definiti. Molte piattaforme di geofencing incorporano le mappe di Google (Google Maps) e consentono agli utenti di definire i parametri desiderati tramite la vista satellitare dell’area geografica. Altre applicazioni invece, le più tecniche, definiscono i confini per longitudine e latitudine o tramite mappe basate sul Web, create dall’utente.

notifiche geofence

 

Interessante sapere che le barriere virtuali di un geofence possono essere attive o passive.

 

I geofence attivi richiedono che un utente finale accetti i servizi di localizzazione e che un’app mobile sia aperta, come accade sui nostri cellulari.

 

Quelli virtuali passivi invece sono sempre in funzione, questo perché si basano su Wi-Fi e dati cellulari invece che su GPS o RFID, operando così in background. Ecco il perché delle SIM nei localizzatori satellitari.

Quali soluzioni geofence esistono?

 

La tecnologia ha sviluppato molti usi pratici e le soluzioni geofence sono diffuse in diversi campi :

 

Per la gestione dei droni – In un evento sportivo è possibile utilizzare il geofencing per creare una “zona proibita” temporanea, che proibisce ai droni di attraversarla.

 

Per il management delle risorse umane –  La smart card RFID del dipendente invia un avviso ai responsabili della sicurezza se il dipendente entra in una zona geofence non autorizzata.

 

Marketing – una piccola impresa può utilizzare il geofencing per inviare messaggi di testo/codici sconto a potenziali clienti (che hanno offerto il loro consenso all’utilizzo dei dati) quando i loro smartphone entrano in un’area geografica predefinita.

 

Gestione delle risorse  – un amministratore di rete può impostare avvisi in modo che quando un iPad di proprietà dell’ospedale lascia la sede, l’amministratore può monitorare la posizione del dispositivo e bloccarlo, per impedirne l’utilizzo.

 

Forze dell’ordine – un braccialetto alla caviglia può allertare le autorità se un individuo agli arresti domiciliari lascia la proprietà.

 

Domotica – quando lo smartphone del proprietario della casa esce dalla zona geofence della casa, il termostato si abbassa a una temperatura predefinita.

 

Gestione della flotta – il geofencing può avvisare un dispatcher quando un mezzo entra in una zona proibita o esce da una regione e interrompe le sue mansioni.

Soluzioni geofence per la gestione di una flotta di veicoli: come funzionano?

 

La gestione della flotta aziendale con l’aiuto delle soluzioni geofence è uno dei punti forti del Portale SafeFleet.

 

Dalla nostra esperienza, la funzione Geofence si rivela utile per aumentare la sicurezza dei veicoli e per ridurre i costi operazionali della flotta. Tramite questa funzionalità puoi definire in modo molto semplice, direttamente sulla mappa Google, diverse aree da cui i mezzi della tua flotta non dovrebbero uscire e/o diverse zone in cui mezzi non dovrebbero entrare, gestendo così in maniera più controllata l’intera attività.

 

Come responsabile di flotta gestisci i mezzi tramite la piattaforma online e crei i geofence secondo le zone che desideri mappare.

 

Chiamate anche Regioni di interesse (ROI – Region of Interests), queste zone possono essere abbinate ad uno o più veicoli della flotta. Una volta che hai definito le specifiche aree, il sistema genera automaticamente notifiche (via mail / SMS / online) ogniqualvolta uno dei mezzi entra / esce in / da queste aree.

storico eventi geofence

Il Portale SafeFleet ti dà la possibilità di verificare anche l’attività dei mezzi all’interno dei geofence tramite i report Attività Geografiche ed Eventi Geofence.

 

Il report Eventi Geofence raccoglie tutti i momenti che riguardano l’attività dei mezzi abbinati ai geofence, quindi in aggiunta alle notifiche in tempo reale avrai sempre a disposizione anche i report di attività storica dei geofence.

report geofence safefleet

 

Se vuoi capire come potrebbe funzionare l’applicazione dei geofence sulla tua flotta, prova il Portale SafeFleet.

 

banner_cta_it_01022021_03

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condividi articolo
Articoli correlati