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Le PMI hanno bisogno di innovazione per crescere, svilupparsi e ridurre i costi. Tra le diverse possibilità di sviluppo, ci sono i localizzatori GPS per il controllo delle flotte, che consentono ad ogni piccola media azienda di valorizzare al massimo ogni input impiegato, partendo dalla forza lavoro fino ai mezzi e agli investimenti.

GPS per controllo flotte

Una nuova tecnologia come la telematica permette ad ogni imprenditore o manager aziendale di avere una visione più ampia dell’andamento delle attività dell’impresa in ogni momento della giornata: attraverso funzionalità e report aggiornati, per ogni manager è più facile distribuire le risorse di tempo e denaro in modo razionale.

Prima di parlare dei GPS per controllo flotte, che possono dare un aiuto considerevole a qualsiasi tipo di azienda che utilizzi una flotta di mezzi, vogliamo presentare un quadro sulla situazione delle PMI italiane e sulla loro digitalizzazione.

Quadro generale sulle PMI italiane e digitalizzazione

In Italia le PMI sono il pilastro del PIL italiano. Le imprese con un giro d’affari inferiore a 50 milioni di euro rappresentano il 92% delle imprese attive e offrono lavoro a 82% dei lavoratori in Italia, ben oltre la media UE. (studio di Prometeia nel luglio 2019).

Nonostante la loro elevata importanza nell’economia italiana e europea o mondiale, il loro livello di digitalizzazione è scarso. L’ EY Digital Manufacturing Maturity Index del 2019  dimostra che:

  • solo il 14% delle aziende italiane ha un buon livello di digitalizzazione. Per un buon livello di digitalizzazione si intende utilizzare un sistema informativo che possa scambiare le informazioni verticalmente oppure gestire l’attività direttamente dal cloud. Questi sistemi informativi possono migliorare sia il processo produttivo sia altre funzioni aziendali.

  • il 49% delle PMI è solamente all’inizio del percorso e sta mettendo in questo periodo le basi della sua digitalizzazione.

  • il 37% delle aziende invece si trova in una fase di test, sta quindi cercando di implementare alcuni progetti digitali ma sono ancora in fase sperimentale.

  • infine il 5% delle PMI ha già un sistema strutturato ed automatizzato dal quale gestisce le attività.

Cambiare mentalità  e abbracciare il digitale

Le grandi aziende preparano piani di sviluppo ben definiti – che nel 70% dei casi sono già al picco dell’innovazione – impiegando tecnologie innovative e di industria 4.0 sia nei processi di produzione sia in quelli amministrativi, e usano queste tecnologie anche per migliorare l’ecosistema.

Le PMI invece si confrontano con problemi nell’adozione di tecnologie digitali perché hanno difficoltà nel cambiare la cultura aziendale e la strategia di sviluppo.

Settori

Le PMI sono una forza imprescindibile del paese e come pubblicato in ottobre 2019 da Mondo Pmi il settore con il maggior numero di imprese è relativo al settore agricolo, seguito dal settore dei trasporti e poi dalle imprese produttrici di metallo e della moda.

Le imprese che offrono più lavoro in Italia sono quelle di servizi, costruzioni, agricoltura che cumulate radunano oltre tre milioni di occupati; a seguire è il settore trasporti che offre lavoro a più di 700 mila persone. La regione con più PMI è Lombardia, seguita da Lazio, Veneto e Puglia.

Nel leggere questi dati bisogna considerare il fatto che alcune PMI fanno parte della catena di produzione di grandi imprese contribuendo alla creazione del loro vantaggio competitivo a livello nazionale o internazionale.

Momenti di crisi: digitalizzazione, lavoro agile e GPS

Tutti questi dati sopra riportati probabilmente non saranno più validi al 100% nel futuro. In Italia si vedranno soprattutto sulle PMI le conseguenze della sospensione delle attività di queste settimane. Per quelle PMI che avevano abbracciato la digitalizzazione prima di questo periodo così sconvolgente, la gestione dell’emergenza causata dalla diffusione del Covid-19 sarà stata sicuramente più efficiente e meno traumatica grazie alla riorganizzazione aziendale e allo smart working.

Si dice che il 2020 sia l’anno in cui tutti impareremo a lavorare da casa e che sia l’anno che ci permetterà di imparare a condividere simultaneamente il nostro tempo con i nostri cari e con il nostro lavoro. Probabilmente a partire da adesso tutti i business, comprese le PMI, dovranno imparare a lavorare da remoto, ad essere più digitalizzati di prima e a costruire parte del loro business online.

C’è chi dovrà pubblicare il sito aziendale, c’è chi preparerà un e-commerce, c’è chi vorrà implementare un CRM e c’è chi cercherà una soluzione GPS per la loro flotta aziendale.

Guardando i settori in cui le PMI svolgono la loro attività, ovvero i servizi, le costruzioni, l’agricoltura e i trasporti, possiamo dire che saranno proprio queste PMI che più di altre trarranno beneficio dall’implementazione di una soluzione GPS per il controllo flotte.

Le imprese che hanno implementato un software di gestione flotte aziendali tramite GPS hanno ottimizzato i loro costi e hanno notato significativi aumenti della produttività, grazie a funzionalità come:

  • Visualizzazione veicoli su mappe multiple

  • Reportistica attività veicoli e consumo carburante

  • Sicurezza e analisi dello stile di guida

  • Controllo della manutenzione dei veicoli

  • Notifiche di vari tipi in tempo reale

Vuoi sapere come funziona il GPS per controllo flotte e migliorare la performance della tua attività?

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